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BOTTICINO MARBLE FOR THE MONUMENT
TO ITALIAN UNIFICATION
On June 4th, 1911 this Monument to Vittorio Emanuele II was officially opened in Rome. Italian Prime
Minister Giovanni Giolitti referred to it as “A marble anthem to the homeland”, “an epic poem written
Altare della Patria a Roma on pages of marble and bronze that will live on through the centuries”. It tooks 7 years of discussion,
Altare della patria in Rome 26 years of work and 40 thousand cubic meters of Botticino and Mazzano marble to complete.
Botticino marble was chosen for the monument by a special commission on July 2nd, 1889 because of
its strength, appearance and the quality guaranteed by local stone-working businesses and craftsmen.
Supplying the marble for the greatest monument to Italian unification represented a remarkable
opportunity for the Botticino marble area, driving development which has continued apace since then.
The Altare della Patria owes a great deal to Brescia and its marble: politician Giuseppe Zanardelli, who
promoted and worked on the great project right from the outset, was from Brescia; Angelo Zanelli, the
sculptor chosen to create the Altare della Patria frieze, was from Brescia; the businesses that supplied
the marble needed were from Brescia, as were the quarrymen and stonemasons who worked on it.
Altare della Patria a Roma
Altare della patria in Rome
IL MARMO DI BOTTICINO
PER IL MONUMENTO ALL’UNITÀ D’ITALIA
Il 4 giugno 1911 veniva inaugurato a Roma il monumento a Vittorio Emanuele II.
Il presidente del consiglio Giovanni Giolitti lo definì “Marmoreo inno alla patria”, “epopea scritta
sopra pagine di marmo e di bronzo che sfidano i secoli”. La realizzazione aveva richiesto 7 anni
di discussioni, 26 anni di lavori e 40mila metri cubi di marmo di Botticino e di Mazzano.
Il marmo di Botticino venne scelto da un’apposita commissione il 2 luglio 1889 per la sua resistenza,
le sue caratteristiche, il livello di qualità assicurato dalle imprese e dalle maestranze locali.
La fornitura del marmo per il più grande monumento dell’Italia unita fu per il bacino di Botticino
una straordinaria occasione di sviluppo. Uno sviluppo che da allora non è più cessato. Nell’Altare
della Patria molto parla di Brescia e del suo marmo: bresciano era il politico, Giuseppe Zanardelli,
che fin dall’inizio sostenne e curò la grande impresa; bresciano era lo scultore, Angelo Zanelli,
scelto per realizzare il fregio dell’Altare della Patria; bresciane le imprese che fornirono il marmo
necessario, bresciani i cavatori e gli scalpellini che lo lavorarono.
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